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Il Consiglio dei Ministri nella giornata di ieri ha approvato la proroga della fatturazione elettronica per le cessioni di carburante al 1° gennaio 2019.

 

Con questo rinvio non dovrebbe far venir meno la possibilità, per i distributori che si siano attrezzati tecnologicamente entro il 30 giugno 2018, di emettere fattura elettronica su base facoltativa o su richiesta del cliente.

Per chi invece non intendesse gestire gli acquisti di carburante con la fattura elettronica, continuerà ad essere ammesso l’utilizzo della scheda carburante oppure alternativamente alla scheda carburante l’utilizzo di carte di credito, bancomat o carte prepagate.

 

 

Dal 1° luglio 2018 i pagamenti del carburante solo con mezzi tracciati, anche se si utilizza la scheda carburante.

 

Resta fermo al 1° luglio 2018 la necessità di effettuare il pagamento per gli acquisti di carburante per autotrazione utilizzando mezzi “tracciabili” quali carte di credito, carte di debito, altre carte di pagamento ovvero bonifici, assegni o l’addebito diretto su conto corrente, sia ai fini della documentazione del costo che ai fini della detrazione dell’IVA.

 

 

Gestire con semplicità la ricezione delle e-fatture, è possibile

[Servizio attivo solo per i clienti dello studio]

 

Con il servizio che ti propongo non dovrai preoccuparti di nulla

 

Come già comunicato ai clienti dello studio, resta valida la possibilità di utilizzare il Codice Destinatario che ho comunicato con precedente mail per ricevere la fattura direttamente su una piattaforma online messa a disposizione per i clienti (non è quella dell’Agenzia Entrate).

Con questo sistema potrai monitorare le fatture accedendo alla tua area riservata del sito, dove potrai vedere nel cruscotto tutte le fatture elettroniche ricevute.

 

È possibile in alternativa ricevere la fattura via PEC, in formato XML, la stessa la dovrai però mandare in conservazione sostitutiva a norma, sul sito dell’Ag. Entrate con le tue credenziali.

Un’altra soluzione è quella di registrarsi nel portale dell’Agenzia delle Entrate, scaricare il QRCode e successivamente utilizzare quel canale; oppure affidarsi ad un altro servizio offerto da terzi, probabilmente a pagamento.