Alcune novità e molte proroghe in vista per le misure agevolative sulla casa.
Innanzitutto vengono prorogate al 2020 le principali detrazioni: Ecobonus, ristrutturazione edilizia, bonus mobili e grandi elettrodomestici. Viene tuttavia introdotto un nuovo bonus che riconosce una detrazione del 90% per la spesa sostenuta per ristrutturare le facciate di immobili e condomini.
Vediamo alcuni dettagli di queste misure.
Bonus facciate
Con la Manovra 2020 dovrebbe partire il bonus facciate (si utilizza il condizionale sino ad aprrovazione definitiva). L’agevolazione spetta per le spese sostenute per gli interventi edilizi, ivi inclusi quelli di manutenzione ordinaria, finalizzati al recupero o restauro della facciata degli edifici.
Il nuovo bonus prevede una detrazione, ai fini IRPEF, stabilita nella misura del 90% delle spese documentate e sostenute nell’anno 2020, per gli interventi sopraindicati.
Alla nuova detrazione non si applicano limiti massimi di spesa e, dunque, non sussiste, come per gli altri interventi il tetto massimo dei 96 mila euro. Anche se, durante l’iter parlamentare, alcuni emendamenti propongono di inserire nel DDL un limite di spese per il bonus facciate fissato in:
192 mila euro per il 2020
96 mila euro per gli anni successivi.
Nella versione attuale della norma inserita per la concessione del bonus facciate è riconosciuto il beneficio anche per gli interventi di manutenzione ordinaria, ma alcuni emendamenti propongono di limitare l’agevolazione alle spesse sostenute per alcuni degli interventi di restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia e ristrutturazione urbanistica.
Ecobonus
Vengono prorogati al 31 dicembre 2020 gli incentivi per chi esegue interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti. Sono compresi tutti gli edifici: abitativi, rurali e strumentali di imprese o professioni.
La misura è pari al 65% delle spese sostenute per i lavori, sempre sottoforma di detrazione IRPEF o IRES in 10 rate annuali di pari importo.
Le spese ammesse in detrazione comprendono i costi sostenuti:
- per i lavori relativi all’intervento di risparmio energetico,
- per le prestazioni professionali necessarie per realizzare l’intervento stesso
- per acquisire la certificazione energetica richiesta.
L’Ecobonus in generale è riconosciuto per le spese sostenute per gli interventi finalizzati a:
- riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento
- miglioramento termico dell’edificio (coibentazioni – pavimenti – finestre, comprensive di infissi)
- installazione di pannelli solari
- sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.
Entro 90 giorni dalla fine dei lavori occorre trasmettere all’Enea le informazioni contenute nell’attestato di prestazione energetica e la scheda informativa degli interventi realizzati.
Dal 2018 è possibile CEDERE IL CREDITO corrispondente alla detrazione fiscale, indipendentemente dall’immobile su cui si effettuano gli interventi.
Questa è un’agevolazione specialmente per i soggetti che non pagano IRPEF e IRES e che non potrebbero usufruire delle detrazioni.
Il credito può essere ceduto ai fornitori o altri soggetti privati. Nel caso in cui i contribuenti siano nella “no tax area” lo possono cedere anche agli istituti di credito.
Dal 2019, inoltre, è i beneficiari dell’Ecobonus possono scegliere, in luogo dell’utilizzo diretto delle detrazioni, per fruire di un contributo di pari ammontare, sotto forma di SCONTO SUL CORRISPETTIVO DOVUTO, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi stessi. Il fornitore recupera lo sconto sotto forma di credito d’imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione con il modello F24, in 5 quote annuali di pari importo, a partire dal giorno 10 del mese successivo a quello in cui è stata effettuata la comunicazione.
Ci sono differenti tetti di spesa in base alla tipologia di lavoro, bisogna verificare caso per caso. I tetti di spesa non si cumulano tra Ecobonus e ristrutturazione.
Bonus ristrutturazione edilizia
Prorogati al 31 dicembre 2020 anche gli interventi di ristrutturazione edilizia. La misura è pari al 50% delle spese sostenute per i lavori, sempre sottoforma di detrazione IRPEF o IRES in 10 rate annuali di pari importo.
Ricordo che possono usufruire della detrazione anche:
Occorre, dunque, attendere la conclusione dell’iter per avere un quadro definito del nuovo bonus.
- il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento
- il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
- il componente dell’unione civile;
- il convivente more uxorio;
- locatari o comodatari;
- soci di cooperative divise e indivise;
- imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce;
- soci di società di persone;
Tetto massimo di spesa 96.000 euro.
Bonus mobili
Questo bonus è stato prorogato per il 2020. Riconosce una detrazione IRPEF del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), finalizzati all’arredo di un immobile oggetto di ristrutturazione.
Per poter fruire dell’agevolazione la data di inizio lavori deve essere anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici.
Bonus verde
Il bonus verde non viene prorogato, per cui terminerà al 31 dicembre 2019.
Commenti recenti