Le imprese alberghiere e gli agriturismi che attuano investimenti per la riqualificazione delle strutture ricettive, nel 2017 e 2018, potranno contare su un credito di imposta del 65%.
Soggetti beneficiari
imprese alberghiere esistenti al 1° gennaio 2012, aperta al pubblico, a gestione unitaria. La struttura è composta da non meno di 7 camere per il pernottamento degli ospiti. Sono strutture alberghiere gli alberghi, i villaggi albergo, le residenze turistico-alberghiere, gli alberghi diffusi, nonché quelle individuate come tali dalle specifiche normative regionali;
strutture che svolgono attività agrituristica, come definita dalla Legge 20 febbraio 2006, n. 96, e dalle norme regionali vigenti.
Interventi agevolabili
- interventi di ristrutturazione edilizia: manutenzioni straordinarie, opere e modifiche di rinnovo, realizzazione di impianti igienico-sanitari e tecnologici, frazionamenti o accorpamenti immobiliari;
- interventi di restauro conservativo;
- interventi volti a trasformare gli edifici esistenti in altri in tutto o in parte diversi dall’originario;
- interventi di eliminazione delle barriere architettoniche;
- interventi di incremento dell’efficienza energetica;
- acquisto di mobili e componenti d’arredo;
- riqualificazione antisismica.
Tipologia di aiuto
Il credito di imposta, riconosciuto in “de minimis” ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/201, è pari al 65% delle spese sostenute.
Risorse e modalità di utilizzo
Le risorse disponibili sono pari a 60 milioni per il 2018, 120 per il 2019 e 60 per il 2020.
Il credito d’imposta è utilizzabile nel periodo d’imposta successivo a quello in cui sono stati realizzati gli interventi e va ripartito in 2 quote annuali di pari importo.
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